Il fascino storico del Borgo Medievale di Ceva, il paesaggi mozzafiato di Montezemolo, i castelli di Saliceto. Un itinerario magico nel cuore dell'Alta Langa
L'antichissimo borgo medievale di Ceva sorge in un piccolo cuneo formato dal tiume Tanaro e dal ruscello Cevetta, ed è caratterizzato dalle sue celebri vie porticate, da meravigliosi loggioni, voltoni e dalle sue alte gradinate.
Conosciuta anche con il nomignolo di "porta delle Langhe", il simbolo di questo affascinante paesino piemontese è la Rocca, che alcuni secoli fa ospitava la prigione di Stato dei Savoia.
Molto apprezzato dai turisti è anche il castello dei Marchesi Pallavicino, collocato su un promontorio il suo nucleo originario è composto da una palazzina rossa recentemente affiancata da una bianca e da uno splendido giardino privato.
Ceva però è conosciuta soprattutto per la Mostra del Fungo che si svolge la terza domenica di settembre da oltre 50 anni e rappresenta uno dei punti di riferimento del settore a livello nazionale e internazionale.
Sui banchi sotto i portici di via Marencoono vengono esposte e classiticate ogni anno in modo rigoroso più di 400 specie micologiche.
Montezemolo è una rinomata località turistica celebre per il suo clima mite e alla vista di paesaggi mozzafiato che può offrire. In questi territori nasce il fiume Belbo: la cui sorgente è stata definita come area protetta dal 1993.
Il monumento più importante di Montezemolo si trova nella frazione di Villa, ed è il maestoso palazzo settecentesco costruito sui resti del castello del Monte.
I turisti potranno inoltre apprezzare la chiesa di San Benedetto risalente al 1713.
La storia di Montezemolo è strettamente legata a quella di Priero e Castelnuovo di Ceva, tanto che oggi questi tre centri sono stati amministrativamente accorpati in un unico Comune.
Sulle sponde del fiume Bormida troviamo infine Saliceto, che ricorda incredibilmente i villaggi dell'entroterra ligure.
Il suo nome deriva dal fatto che alcuni secoli fa, queste aree erano caratterizzate da moltissimi salici.
La sua storia non è universalmente condivisa: inizialmente era separata in due nuclei distinti, Borgotorte e Borgovero, ma fu distrutta dai Saraceni nel X secolo e successivamente ricostruita più in basso.
Tra i personaggi più conosciuti della storia italiana, Saliceto ha dato i natali a Riccardo Moizo, il grande eroe della prima missione aerea militare di tutti i tempi, che successivamente divenne comandante dei Carabinieri e in seguito senatore.
Il monumento-simbolo del paese è il castello Trecentesco, detenuto dai marchesi del Carretto e caratterizzato da torri quadrangolari e affreschi di grandissimo pregio.
Nei dintorni del castello si può ammirare la chiesa di San Lorenzo in tutto il suo splendore: costruita in classico stile rinascimentale è davvero bellissima grazie alla tacciata tripartita e ai tre portali, di cui uno decorato da una meravigliosa trabeazione; mentre l'interno a croce latina presenta una cupola a bassorilievi.
Infine citiamo la chiesa sconsacrata di Sant'Agostino, oggi adibita a granaio, caratterizzata dal portale barocco seicentesco e dalla cappella con affreschi del Quattrocento.
Infine da non perdere assolutamente è la splendida chiesetta di San Martino, collocata nella frazione di Lignera e i cui abitanti a turno ne conservano la chiave: il presbiterio è ad arco ogivale, la volta a crociera e l'abside quadrata, mentre il piccolo campanile adiacente ha origine romanica.
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